facciamoci del male ancora una volta..
i sacchi di sabbia pesano ancora..
ma il buco nel mio cuore fa sicché
l’aria mi invada al punto di non respirare più..
un cuscino sotto la testa e una lenzuola
sporca di bugie e carezze calde..
amore, che non puoi capire..
Month: Settembre 2010
la rabbia balla dentro di me..
e quando ti tieni tutta la rabbia dentro..
arriva il punto che vorresti esplodere..
arriva il momento in cui le
pareti non sono più fatte di cimento..
tu ci passi sopra.. una.. dos.. tres..
dai facciamo un cuatro..
solo per oggi.
promozione.. approfittavate..
che domani, il prezzo risale,
al punto di..
massacrare la tua economia..
te.. me.. tu.. io.. y de nuevo yo..
ti amo.. così.. i momenti sono questi..
e le nuvole oggi, non sanno di pioggia.. ma il sangue sa di lenzuola e letti freddi..
la tua anima scoperta è lì..
pronta a raggiungermi, io tremo..
tu non lo so.. un tatuaggio..
che vorrei sfiorare con le dita..
e delle labbra che vorrei.. stop… notte!
un canone… non centra un cazzo ma va bene così..
non ci riconosciamo più..
tu guardi oltre l’orizzonte e bevi una birra..
una birra fredda..
il cavo esce del suo buco..
alcune cose non entrano mai giuste,
ma entrano comunque..
e la penna senza inchiostro
lascia comunque una macchia..
le pietre non sono sempre dure.. ricordalo..
e lascio un attimo i vestiti e mi siedo a scrivere..
mezza vestita e senza occhiali, vedo poco..
pochissimo, ma che importa..
se le persone perdute continuano a
vagare per la discesa dietro di casa mia..
e se riesco a pensare al tuo cuore pure a quest’ora..
potrei anche toccarlo..
e vederti morire..
le montagne non si spostano.. ma noi, forse non siamo così lontani..
uno.. dos.. y tres..
rendimi utile.. mentre le mie labbra assaporano le gocce d’acqua naturale..
volare via con la mente..
è una cosa che non ci possiamo permettere tutti..
sognare e pensare.. pensare..quando pensiamo siamo liberi..
posso pensare adesso a te, anche se non dovrei,
ma chi vuoi che lo sappia?..
io penso alle farfalle gialle e verdi..
e all’ultimo martellato del povero falegname..
una faccia invisibile
i vostri sorrisi mi uccidi..
mi manda male.. ma voi sorridete lo stesso..
nel primo piano due bambini giocano a mezza notte..
mente i miei piedi toccano il suolo freddo e il cellulare vibra ancora..
io guardo te, e la tua testa va fuori di tutto..
io a volte vorrei entrare e farne parte..
sento che sono quasi vicina,
ma tu scrivi una parola in più
e mi allontano di nuovo..
mi vedi?
ci scambiamo un saluto ogni tanto..
due estrani..
ma l’abbiamo sempre saputo che saremmo finiti così..
io per i boschi oscuri senza gente e tu..
in un paradiso blu con tanto di angeli e stelle..
in fondo l’abbiamo sempre saputo..
o meglio la mia intuizione me l’aveva già rivelato una notte di quelle..
mentre tu facevi una torta in cucina e io mi leggevo un giornale…
non c’è più tempo.. MALDITA SEA!!!!!!!
forse lei, voleva solo amare..
forse lei, cercava uno sguardo dai tuoi occhi..
ma qualcuno ci ha ora allontanato..
qualcuno ci ha rubato l’ultimo sospiro d’amore..
forse queste non sono altro che gocce d’acqua che io chiamo lacrime..
io vorrei avere una tua carezza
e sentirmi amata per una volta.. come lei..